La Pressione intraoculare è caratterizzata dal corretto equilibrio intraoculare tra la produzione e il deflusso di umore acqueo, liquido trasparente che ha la funzione di nutrire le strutture interne del bulbo oculare, liberandolo dagli elementi di scarto.
Un qualsiasi squilibrio causato da un aumento della produzione o deficit nel drenaggio di tale liquido, è causa di ipertensione oculare. Questa non è altro che il valore della forza che deve esercitare il tonometro per appianare la superficie corneale e, in condizioni fisiologiche, varia nell’arco delle 24ore, vigendo normalmente tra i 6 e i 21 mm Hg. Secondo gli ultimi studi, accade però, che in individui con biomeccanica, viscosità, curvatura e spessore costituzionale della cornea maggiore o minore della media, il tonometro può sovrastimare o sottostimare il valore pressorio trovato. In pratica è come saggiare la differenza tra una gomma di una bicicletta (spessore ridotto) e quella di un trattore (spessore aumentato), in cui la seconda sarà sempre più rigida della prima, non per un aumento della pressione interna, ma solo della sua resistenza, sovrastimando così il valore pressorio a causa del suo aumentato spessore.